tanto di cappello

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martedì 27 ottobre 2015

Trattoria Rocco, mercato S. Ambrogio, la vera cucina povera fiorentina.

Diciamo subito che la trippa è trippa e chi pensa che sia giustificata la trippa a 30 eurini a piatto, l'è un bischero, così tanto per usare un termine fiorentino. Se poi ti garba mangiare la frattaglia con la tovaglia di lino in un ambiente ovattato dove marito e moglie si danno del lei, allora mangia pure quello che ti pare, perché non ti sei calato nel personaggio e neppure nel luogo. Il luogo è S. Ambrogio all'ora di pranzo, con le sue bancarelle esterne ed interne al mercato ed è proprio dentro, fra i chioschi di alimentari che trovi la Trattoria Rocco, una specie di mensa da mercato con al centro il settore cottura e mantenimento, e tutto intorno tavoli dove in maniera informale si siedono i commensali che nell'ora di punta che va dalle 12,30 alle 14, si alternano con frenesia e con altrettanta rapidità sono serviti. Quindi, se decidete di fermarvi da Rocco e notate il tutto esaurito ed una fila di persone intorno che attendono, non vi perdete d'animo, avrete comunque soddisfatto il vostro appetito in minor tempo che in qualsiasi altro ristorante vogliate spostarvi. La clientela è la più varia: operai e impiegati, studenti, turisti, pensionati e cazzeggiatori, chiunque desideri un buon piatto della cucina tradizionale fiorentina e toscana da Rocco è servito e lo è con il sorriso di chi dovrebbe essere stressato dalla frenesia del momento: non lo diciamo solamente noi ma anche le guide giapponesi.

Andiamo per gradi; come sempre si parte dalle bevande che in un luogo come questo non possono non vedere la presenza di un buon vino nero presentato nel fiasco da un litro e 1/2
Passiamo adesso al Menù. Non ci sono antipasti, volendo Rocco dare l'impronta di un locale che guarda alla sostanza; si passa quindi subito ai primi con prezzo fisso di euro 4. Lo stupore è per la mancanza della ribollita ed allora, risultando la pappa al pomodoro leggermente fuori stagione, la scelta va alla minestra con fagioli. Ottimo il sapore, con tuttavia qualche fagiolo leggermente crudo.

I secondi hanno tutti lo stesso prezzo: un onestissimo 5 euro, ad esclusione del baccalà alla livornese. La scelta va appunto a questo piatto con condimento di ceci che ci arrivano giustamente ben caldi e pronti da condire con un filo d'olio e pepe.



Ne abbiamo parlato all'inizio e quindi come non  gustare la trippa di Rocco? Abbondante come non vi capiterà da altre parti e molto buona.

Fra i secondi non possono mancare il coniglio alla cacciatora, le polpette in umido e il lampredotto, oltre a tanti altri piatti. Lo stesso per le verdure con ampia varietà di cotte e grigliate, tutte al modico prezzo di 3,5 eurini.

Rocco sa prendere per gola i propri clienti e riesce a trasformare anche un'umile e salutare pera cotta in un dessert che soddisfa gli occhi prima ancora del palato: veramente insuperabile! Questo e gli altri dolci a 2,5 euro.
Il conto è quanto di più onesto possa esservi, inimitabile a Firenze ed in altri luoghi dell'intera penisola dove ti è concesso di essere servito seduto al tavolo. La qualità è più che apprezzabile, dove il massimo cambia a seconda dei gusti personali. Abbiamo detto che la trippa è trippa, così come la sua cottura che non rivela segreti; il sapore quindi può variare talvolta dalla qualità del pomodoro o da segrete spezie; tuttavia i piatti poveri non hanno di per se ragione di veder lievitare il prezzo in maniera tanto sostanziale come spesso capita da un ristorante all'altro.
Trattoria Rocco quindi, ma chi è Rocco? Rocco Mangino è un signore di bassa statura con rigogliosi baffi che abita in quel di San Mauro a Signa. Alle 4 di notte, accende i fornelli ed inizia le lunghe cotture di alcuni piatti. La sua permanenza sul luogo va avanti fino all'apertura del locale. 
Qui sotto due foto estrapolate dalla pagina fb: la prima ritrae Rocco e la seconda il locale


Trattoria Da Rocco interno Mercato di Sant'Ambrogio - Piazza Ghiberti - Firenze- Aperto soltanto a pranzo