tanto di cappello

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sabato 28 novembre 2015

Rana pescatrice (coda di rospo) al forno su letto di verdure - angler fish - baouddrie commune -

La rana pescatrice detta anche coda di rospo, è un pesce particolare non tanto nell'aspetto, quanto per quello che ci riguarda, per la qualità delle sue carni estremamente magre, ma soprattutto più dense e collose rispetto agli altri pesci. Ha un aspetto sgradevole, con una testa ed una bocca enormi rispetto al corpo. Di norma viene venduta già pulita delle interiora, della testa e della pelle, di color sabbia scura, adatto a mimetizzarsi sui fondi marini. Il suo valore commerciale è alto ed il prezzo risulta sicuramente medio/alto, comunque si tratta di un pesce privo di lische e quindi quasi totalmente privo di scarti, dove anche la testa trova il suo impiego nelle zuppe e nei sughi.

Se il costo può rappresentare un deterrente all'acquisto, occorre dire che la sua cottura è semplice ed anche in questo caso alla portata anche di chi niente sa fare oltre che ruotare la manopola che accende il forno.Acquistata infatti già pulita, per la nostra cottura al forno non resta altro da fare che adagiarla sopra un letto di verdure e speziarla, come faremo con un semplice branzino, ma con un'accortezza in più: la carne della rana pescatrice rilascia una discreta quantità di liquido e quindi, a differenza di altri pesci, prima di adagiarla in forno è consigliabile una passatina veloce in padella per liberarla della sua acqua. Sarà quindi il forno a temperatura media a fare il resto sul pesce e sulle verdure. Nel nostro caso il letto di verdure è fatto da patate, pomodori piccadilly non troppo maturi, cipolle tagliate a rondelle, tocchetti di sedano. A discrezione si può comunque aggiungere o togliere verdure a  piacimento. Per quanto riguarda le spezie, sicuramente useremo il rosmarino ed il timo. Non resta che salare e pepare, con l'aggiunta di uno spicchio d'aglio.
Il tempo di cottura dipende dalla grandezza del pesce e dai gradi del forno e quindi...... si va d'occhio prima e di pratica dopo.
Adesso non resta che impiattare e mangiare, con una facilità inusuale per un pesce e sicuri che non sarà una delusione.
Per mia esperienza, con una rana pescatrice di circa tre kg per un prezzo di circa 55 euro, si mettono a tavola quattro persone per i secondi ed otto con i primi. Primi? Certo, con la testa, perchè la coda di rospo è come il maiale, non si butta via nulla! Ma per i primi la prossima volta,  adesso buon appetito con la vostra rana pescatrice su letto di verdure.  



mercoledì 25 novembre 2015

Stinco di suino arrosto con patate e vino della Fontana di Bacco - knuckle of pork and potatoes -

I tedeschi hanno il loro Oktoberfest mentre noi, che oltre alla birra abbiamo il vino, facciamo il nostro "Sempre festa" perché il vino va bene tutto l'anno ed un buon bicchiere aiuta a rimanere allegri.
Re della kermesse tedesca è lo stinco di suino arrosto, alimento a buon prezzo, che fa parte anche dei nostri menù, tanto più nella stagione invernale quando accendere il forno è un buon contorno al tradizionale riscaldamento. A proposito di contorno, lo stinco al forno si accompagna perfettamente con le patate tagliate a tocchi abbastanza grossolani ed in grado di reggere la lunga cottura del maiale. Due stinchi medi servono quattro persone.
 La cosa migliore sarebbe effettuare la marinatura con vino e spezie, per almeno un paio d'ore, se non per una notte. Disporre poi gli stinchi nel tegame, con le patate tagliate grosse.
Speziare a piacere aggiungendo sicuramente rosmarino e aglio e condire con olio.
Disporre poi nel forno a 150-180 gradi, girando un paio di volte sia gli stinchi che le patate e bagnando con del vino bianco se si seccano troppo. Nell'effettuare tali manovre, prestare attenzione a non bucare la carne per non far fuoriuscire il liquido che la renderebbe troppo asciutta.

Dopo un'oretta circa, lo stinco è pronto per essere impiattato. I tempi di cottura chiaramente variano dalla temperatura del forno e dovranno essere valutati al momento anche perchè, come nel caso nostro, essendo una cucina a legna la temperatura risulterà meno constante di quello a gas o elettrico. Qualora si sia effettuata la marinatura, si userà per bagnare gli stinchi durante la cottura, il vino filtrato della stessa marinatura, in questo caso però non avremo le patate, risultando il vino della marinatura rosso e quindi andrebbe a rovinare il nostro contorno.

Adesso non resta che servire ed accompagnare il nostro stinco con patate con un ottimo vino.





Abbiamo scelto un rosso di Montespertoli a base sangiovese, acquistato in mescita presso "La Fontana di Bacco" di Fantoni Monica, l'enoteca di San Mauro a Signa (FI), aperta nel 2012 e condotta egregiamente dalla titolare e dal marito Carlo Maniscalco.




Il locale, oltre alla mescita di vini bianchi e rossi provenienti dalle più rinomate cantine del centro della Toscana, quali Montespertoli e Cerreto Guidi, è dotata di una certa selezione di riserva di vini e grappe non solo toscani.
Recentemente, al vino si è aggiunta la birra, strettamente artigianale.


Nelle tre foto, l'insegna del negozio posto in via di San Mauro 2, adiacente alla centrale Piazza Ciampi, il titolare Carlo Maniscalco mentre estrae il nettare toscano ed in compagnia del cuoco Alessio Mori, in visita il giorno dell'inaugurazione.

martedì 24 novembre 2015

La chef stellata Katia Maccari sarà ambasciatrice della cucina toscana a Milano il prossimo dicembre. Al suo fianco il signese Alessio Mori - Alessio Mori with Chef Michelin Katia Maccari, December illuminate the kitchen of the luxurious Palace Paris Milan

E' la chef Katia Maccari la stella che illuminerà Milano per le prossime festività ed a coadiuvarla nel non semplice compito di rappresentare la cucina toscana nella città meneghina, sarà il signese Alessio Mori
Katia Maccari, la chef de I Salotti del Patriarca di Chiusi, da 13 anni insignita della stella michelin e nominata Ambassdor Women For Expo Milano 2015http://www.katiamaccari.it/ avrà un rapporto di partnership per tutto il mese di dicembre con il lussuoso Hotel Palazzo Parigi. 

La sfida non è da poco: la chef nativa di Montepulciano, dovrà riuscire dove hanno fallito, o non sono riusciti,  due paladini della cucina italiana di sicuro talento: Carlo Cracco e Luigi Taglienti. Palazzo Parigi è uno dei più lussuosi alberghi di Milano, inaugurato nel 2013 per un investimento di 150 milioni di euro e situato, guarda caso, all'interno del quadrilatero della moda.   http://www.palazzoparigi.com/default-it.html
La hall di Palazzo Parigi



Impronta toscana quindi per i tre menu - da 5, 7 e 9 - portate, rispettivamente da 90, 120 e 150 euro bevande escluse, che saranno disponibili sia a pranzo che a cena nel ristorante di Palazzo Parigi e che interpretano i prodotti regionali con uno sguardo delicato e originale. Katia Maccari porterà alcuni piatti d'autore, come il Cannolo con ricotta, lenticchie e albicocca essiccata, zuppetta di cioccolato bianco e caffè o il Capocollo di cinta senese, foie gras d'anatra e soffice di patate ratte, e ovviamente proporrà menu speciali per Natale e Capodanno.
In alto i tortelli di borraggine e a fianco la sala da pranzo del ristorante gourmet di Palazzo Parigi

Non mancheranno eventi ad hoc: nelle serate dell’11, del 12 e del 19 dicembre, i piatti saranno abbinati ai vini di Barberani, Podere Forte e Casanova di Neri, mentre il 10 e 17 dicembre sarà possibile partecipare a due interessanti "giornate" con la chef. Dalla spesa al mercato di San Marco fino alla preparazione delle ricette, Katia Maccari  vi condurrà nel dietro le quinte della cucina - per concludere con una degustazione di salumi e vini tipici della Toscana. 

Grande risalto si è avuto su tutti i blog specializzati e sui media. 

(Corriere della Sera)
Banco di prova importante quindi per la chef stellata che da poco ha anche intrapreso una collaborazione con la società Jiarit una nuova idea di ristorazione: piatti di alta cucina preparati utilizzando materie prime di eccellenza conservati in bellissimi vasetti monoporzione. http://www.scattidigusto.it/2015/11/04/ristoranti-milano-jarit-stella-michelin-vetro/  
La scelta di Katia su Alessio, non è casuale, avendo il signese collaborato con due dei maggiori esperti della cucina toscana, quali i bistellati Valeria Piccini e Fulvio Pierangelini. A coronare la giovane ma qualitativa esperienza di Alessio, le collaborazioni con l'altro pluristellato Antonio Guida presso il Pellicano di Porto Ercole, Michele Griglio del St. Regis di Firenze e di un giovanissimo stellato Andrea Accordi presso Villa la Vedetta. Fondamentale inoltre per la sua formazione, l'anno trascorso con Vito Mollica, executive chef dei Four Seasons di Firenze e Milano. Quindi quella di Milano, sarà una nuova, importante e prestigiosa esperienza come sous chef al fianco di una delle poche chef italiane insignite della prestigiosa stella michelin.  
Per il momento la collaborazione di Katia Maccari con Palazzo Parigi è limitata al solo mese di dicembre, ma non si può escludere che questa esperienza non rappresenti il preludio di una più duratura partnerschip.

lunedì 23 novembre 2015

Il N9VE, il ristorante pizzeria che non ti aspetti. Restaurant pizzera N9ve, florence

I più lo conoscono come il circolo dell'Affrico, la polisportiva di Campo di Marte a Firenze, ed anche noi sapevamo del bel cambiamento effettuato recentemente nella struttura, con un bar completamente rinnovato nell'aspetto e nella gestione. Adesso non parliamo più di un circolo associativo, ma di un'impresa che, con camaleontica capacità, riesce a servire in orari diversi, lo studente, lo sportivo il lavoratore e, per finire, anche il cliente più esigente.


Stiamo parlando del NOVE o N9VE come sta scritto sulla carta menù, tanto per non confonderlo con altri locali con simil nome che già operano in Firenze.

Un locale carino, al quale si accede dall'intersezione fra il viale Paoli ed il viale Fanti. Inutile far osservare che il colore viole non può mancare, dai tovaglioli, alle pareti del bar, almeno qualche particolare  deve ricordarci che siamo nel tempio della Fiorentina.

Per il resto, arredo semplice, minimalista oseremo dire, ma oltremodo accogliente, con una mise en place che si arricchisce con uno splendido calice da vino, qualora si opti per tale bevanda

Spezie, olio e aceto, sono contenuti in una simpatica cassetta.



Il N9VE è sia ristorante che pizzeria; noi optiamo per il primo, anche se il covaccino all'olio che ci viene presentato durante l'attesa, fa intendere che l'addetto al forno è persona altamente competente.
Un nero dell'azienda Feudo Luparello in provincia di Siracusa è la scelta per il vino, anche se poi opteremo per un tris di primi di pesce. Si tratta dell'assemblaggio di due importanti vitigni siciliani, il Nero D'Avola ed il Syrah, che restituisce un sapore fruttato e corposo da 13,5 gradi.
Per acqua, quella del distributore ormai in uso in quasi tutti i locali, servita in bottiglia che ci ricorda dove ci troviamo. 

Per antipasto, uno Sformato di verdure su crema di grana, accompagnato da una salsa delicata di pomodoro e basilico. Il piatto è veramente ottimo.
A seguire, come detto, un tris di primi che si rivelerà oltremodo abbondante. Iniziamo con gli  Strozzapreti al pesto con gamberi e pistacchi                                Piatto estremamente indovinato, dove non riusciamo a trovare difetti
La presenza dei pistacchi ci fa pensare ad un cuoco di origine siciliana, ipotesi che si avvalora con il piatto seguente; Fettuccine con pescespada e melanzana, aromatizzate alla menta. Anche in questo caso si tratta di un piatto ottimo, dove tuttavia potrebbe essere posta maggiore attenzione alla friggitura delle melanzane.

Per ultimo un piatto di mare tradizionale, lo Spaghetto allo scoglio. Ottima la qualità della pasta ed il livello di cottura, qualche appunto per le vongole, pur meritando il piatto oltre la sufficienza.
Quindi, esperienza estremamente positiva in un locale giovane frequentato soprattutto da giovani dove a pranzo si gustano piatti semplici ma ugualmente buoni, ad un prezzo adeguato al pranzo di lavoro, mentre la sera il servizio si fa più accurato ed i prezzi salgono leggermente adeguandosi a quelli di un ristorante di base, ma con una qualità decisamente superiore. Antipasti e primi variano infatti da 8 a 10 euro, mentre per i secondi, anche questi di terra e di mare, si sale a 14 - 18 euro. Si noti come per i secondi la carta è piuttosto limitata, ma legata a piatti cotti all'istante, quali la tagliata, il filetto al pepe verde, il branzino al cartoccio o lo spada alla griglia con verdure. Per gli amanti della dieta vegetariana, vasto assortimento di insalate mentre, come già detto, è possibile optare per le pizze.
Pizzeria Ristorante il Nove, viale M. Fanti/viale Paoli, zona Stadio - Firenze-


martedì 17 novembre 2015

Villa Vezzani a Pescia - Вилла Vezzani в Пеша

Siamo sulle colline pesciatine, in provincia di Pistoia. Villa Vezzani è un albergo con ristorante recentemente ristrutturato. Dotato di ampi saloni e spazi all'aperto, si presta principalmente a banchetti e cene di lavoro, con menù di terra e di mare.  Si può scegliere il menù alla carta, ma spesso vi sono serate a tema con portate e prezzi stabiliti ed altamente convenienti.  Come si conviene in questa tipologia di ristoranti, viene rispettata la cucina tradizionale toscana, senza particolari rivisitazioni, rendendo i piatti piacevoli a tutti nella naturale esaltazione dei sapori.

Scegliendo un menù degustazione base di mare, non possiamo che optare per un bianco; ci viene presentato un Isabella dé Medici di Cerreto Guidi, un ottimo vino di base.

L'antipasto è raccolto in una sola portata, semplice quanto ottimo, senza sbavature.  Capesante gratinate, salmone marinato ed una salsa su pane abbrustolito.

Per primo una lasagna di pesce, tipica per le cerimonie dove il numero dei commensali è elevato rispetto al personale di cucina. Ottima.

Come secondo una tradizionale frittura mista che si lascia mangiare da sola.
Torta, caffè ed amaro, determinano la naturale sintesi finale per qualsiasi cerimonia o cena di lavoro per un prezzo intorno ai 25 euro. 
L'esperienza di Villa Vezzani è quindi da consigliare a chi si reca per lavoro o piacere nel pesciatino, ma è oltremodo adatta per le cerimonie, con un rapporto qualità/prezzo estremamente favorevole, in un contesto paesaggistico estremamente piacevole.
La villa, per le vostre permanenze estive, è inoltre dotata di piscina panoramica ed un pizzaiolo saprà soddisfare anche gli amanti di questo piatto.
VILLA VEZZANI, Via Collecchio, 14 - 51017 Pescia (PISTOIA) ITALY  http://www.villavezzani.com/





domenica 15 novembre 2015

Scuderie de l'Antinoro - Montelupo - Скудерия де l'Antinoro итальянская кухня - cuisine italienne, Italian food,

Le Scuderie de L'Antinoro, trattasi di un edificio di notevole dimensioni, si dice nato all'epoca di Firenze capitale, per ospitare i cavalli reali.
Con le sue tre sale di ampia capienza ed un vasto giardino esterno, è un ristorante ideale per cerimonie di vario genere, ma può rappresentare anche un luogo per una piacevole ed intima cena di coppia, magari nella sala del Camino.
Posto sulla ex statale 67 nel comune di Montelupo poco dopo Camaioni, è situato fra l'Arno e le colline della tenuta di San Vito, che porta a Malmantile.
La presente recensione, riguarda un menù base per una cerimonia, quindi con prezzo contenuto all'altezza di tutte, o quasi, le tasche.
Partiamo con la mise en place, uguale per ogni tipo di menù e di ottimo livello. Il servizio risulta puntuale e cortese. Si servono anche piatti dedicati ai celiaci.


 Per vino ci viene presentato un rosso della casa con etichetta molto elegante.
Si tratta di un buon rosso IGP di 13 gradi imbottigliato a Gambassi.  
Il menù non poteva che partire con i tradizionali antipasti toscani, con in testa i "coccoli" una pasta di pane fritta che ben si accompagna con lo squaquerone e gli affettati in genere. Nel nostro caso ottimo il prosciutto.



Non potevano mancare i crostini tradizionali, con fegatini di pollo, pomodoro e funghi, tutti e tre ben riusciti.



Il nostro menù base comprende due primi: un risotto ai funghi, questa volta non eccezionale e presentato con un trito di prezzemolo grossolano, mentre superiori i paccheri con ragu di cinta senese.



Un solo secondo: filetto di suino in crosta di sesamo accompagnato da patate arrosto. Si tratta di una semplice ma valida alternativa al normale filetto, che si presenta molto bene, gradevole anche nella degustazione con la carne che  risultava ottimamente cotta.

Per finire, come si conviene ad ogni cerimonia, il dolce, un'ottima meringa con cioccolato fondente. 
Nel complesso l'esperienza è stata senza dubbio positiva. Il menù volendo comprende anche la pizza, ma in generale il locale si presta a gustare la cucina toscana tradizionale, rivisitata in alcuni casi ma con sobrietà e buon gusto. Il rapporto qualità/prezzo è senza dubbio favorevole.

SCUDERIE DE L'ANTINORO Via Tosco-Romagnola Nord nr. 6, 50056, Montelupo Fiorentino - (FI)  http://www.scuderieantinoro.it/ 





mercoledì 11 novembre 2015

I MALAVVEZZI a Impruneta. - restaurants Impruneta - рестораны Impruneta -


Enoteca, ristorante, wine bar? ...............
I Malavvezzi è un nuovo punto di riferimento della cucina gourmet fiorentina, un locale giovane gestito da giovani, dove il buono ben si amalgama al bello e dove una cucina che vuol essere di medio/alto livello, riesce a saziarti con ottimi piatti elaborati nell'esaltazione dei sapori, senza mai giungere alla loro modificazione. Pur di recente apertura, il locale è già dotato di una cantina invidiabile di circa 400 etichette.
Si lavora ancora oggi sui locali posizionati in una vecchia abitazione con soffitti a volte e sull'arredo dove sono state effettuate scelte semplici ma mai banali, come avviene per l'esposizione delle bottiglie. La tenuità dei colori trova un piacevole contrasto con i quadri a sfondo rosso che addobbano le pareti, con un pavimento ora in legno ed ora in cotto stile cantina.









La mise en place è degna di un ristorante di alto livello, con attenta disposizione delle posate, prontamente sostituite ad ogni necessità e con calici che danno immediatamente l'impronta di trovarsi in un luogo dove la carta dei vini deve essere letta con la dovuta attenzione.


Per vino scegliamo un bianco trentino frizzante Opera che sarà prontamente fasciato da una "copertina termica" per mantenerlo alla giusta temperatura http://operavaldicembra.it/opera-trento-doc-2008


In cucina un allievo di Beatrice Segoni, chef fra i più considerati a Firenze. L'impronta della cucina ad alto livello si nota dall'inizio, quando viene offerta una mousse di ricotta, basilico, pachino giallo su letto di balsamico. 



Per antipasto optiamo per il Flan di patata, porcini e fonduta di parmigiano, un piatto di particolare delicatezza, ottimo da vedere e da mangiare

Cura nella presentazione anche per la Battuta di Manzo al Coltello

Quattro i primi scelti.
Paccheri gratinati, ricotta di pecora e sugo di piccione arrosto, serviti allineati in verticale con l'interno di ricotta ed il cappello di sugo al piccione. Ottimi e la porzione non era certo di sola rappresentanza.
Delicata nella presentazione come nei sapori, la Zuppetta di cipolla di Certaldo, Ostiche spadellate e sedano rapa, un piatto veramente riuscito.


Ed eccoci adesso a due piatti più tradizionali: 
le Linguine di Gragnano, polpo e asparagi sulle quali niente da obiettare, se non magari che gli asparagi mal si pongono in un menù autunnale

La Chitarra, aglio olio, peperoncini e scampi a nostro parere è risultato superiore. In entrambi i casi, ottima la scelta della pasta e nessun errore in fase di cottura.

Anche per i secondi abbiamo optato per un misto di mare e terra.
Il Brasato di Manzo, miele di bosco, vinsanto e formaggio fuso è di una delicatezza non presente nella ricetta originale e rende questo piatto,  di per se tipico di una cucina da trattoria, una prelibatezza che ben si allinea allo stampo che si vuol dare al locale innovativo ma pure sempre allineato alla tradizione. 

 La Rana pescatrice, carciofi e pomodorini, rappresenta un piatto dai colori vivaci dove i sapori si integrano perfettamente, lasciando comunque gustare inalterata la particolare carne della rana pescatrice.

Il menù, sia pure non eccessivamente ricco nella quantità, ma in grado di soddisfare qualsiasi palato, presenta come doveroso anche alcuni dessert spesso dedicati a frutti e prodotti di stagione, come in questo caso dove fra gli altri viene esaltato il sapore della castagna affogata in una crema leggera.


I Malavvezzi rappresentano quindi una bella realtà che, sia pure recente, ha già attirato su di se l'interesse di alcune delle più importanti guide gastronomiche. 
Ambiente informale, ti senti subito a tuo agio anche grazie alla disponibilità e cortesia di Dario, Sommelier e titolare del locale, ed ai suoi collaboratori di sala.
Il locale ha ambienti adatti sia per cene di coppia che di lavoro o semplicemente si presta anche alla sola degustazione di vini al banco. 
Il prezzo per la cena risulta nella media per la tipologia del ristorante, con antipasti da 8 a 12 euro, primi che vanno dai 14 ai 15 euro e secondi dai 15 ai 18 euro, prezzi che consentono di cenare con tre piatti del menù ed un ottimo calice di vino a circa 40 euro. 
I Malavvezzi si trovano in località Tavarnuzze, comune di Impruneta in via della Repubblica, 13  Email: info@imalavvezzi.com  Tel. +39 055 23.74.262