Il 30 luglio 2011 chiudeva El Bulli dello chef Ferran Adrià, Tre stelle michelin e dal 2006 nominato per cinque anni consecutivi quale miglior ristorante al mondo. El Bulli non era un semplice ristorante, ma il tempio della cucina molecolare. Oltre due milioni di persone all'anno - giunte da ogni parte del mondo - hanno riservato un tavolo al ristorante: un successo di popolarità che non ha consentito però di evitare perdite pari a mezzo milione di euro annue.
L'aspetto economico oltre che una serie di critiche per aver troppo spinto la denaturalizzazione dei prodotti, i motivi che hanno portato alla chiusura o meglio, ad un cambio di progetto.
E' stato infatti un arrivederci, perchè El Bulli riaprirà nell'estate 2019, sarà una una fondazione a vocazione ecologica, imperniata sulla ricerca di tecniche culinarie e di sapori nuovi. La futura "elBullifoundation" distribuirà ogni anno da 20 a 25 borse di studio per permettere a chef di tutto il mondo di fare pratica con i raffinati cuochi dell'ex ristorante. Le sue idee e le sue scoperte saranno anche condivise su Internet.
FerranAdrià in questi anni tuttavia non è rimasto fermo: ha creato la sua Bullipedia, un’enciclopedia gastronomica dalle dimensioni impressionanti: 35 volumi, di 500 pagine ciascuno, per un totale di 17.000 pagine, dal prezzo indicativo di oltre 2.500 euro.
Ha inoltre aperto ben otto ristoranti di cui cinque nello stesso quartiere di Barcellona, dove ha creato un distretto gastronomico improntato sulla cucina spagnola rivisitata con varie contaminazioni, che ogni anno attira circa 100.000 clienti
Anche l'Italia ha suscitato l'attenzione dello chef spagnolo che ha scelto Torino come luogo di elezione di un nuovo progetto, in collaborazione con Lavazza. Ha aperto infatti a giugno, all’interno della Nuvola, nuova sede della grande azienda italiana del caffè, il ristorante Condividere, ben 500 metri quadri con torrefazione dove spostarsi a fine pranzo, che ha Ferran Adrià quale consulente
Di seguito il filmato della chiusura di El Bulli del luglio 2011.