La fraschetta La Romanella di Lido
di Ostia ti coglie di sorpresa e ti spiazza: da nessuna parte risultava esservi
una trattoria con tali caratteristiche in quel di Ostia! Si, ma quali sono le
caratteristiche di una Fraschetta? Trattasi di una trattoria dove si possono consumare
i piatti di gusto forte della tipica cucina romana; piatti poveri come si
addice alle ricette della tradizione, ma ricchi del sapore della terra che
genera i suoi prodotti. Solitamente si tratta di trattorie storiche,
principalmente presenti sui colli romani e nella capitale; Ariccia rappresenta
il fulcro delle Fraschette e molte delle ricette hanno genesi in tale luogo, ad
iniziare dalla famosa Porchetta. Come dicevamo, Ostia non risultava ospitare
una trattoria degna di tale lignaggio ed ecco perché esservi capitati
casualmente ci ha spiazzato.
Il locale è spartano nella sala
esterna mentre risulta ben curato nel corpo principale. Come d’obbligo,
tovaglia e tovaglioli sono di carta e lo è anche il menù, un pieghevole dove
padroneggia un simpatico maialino. Non molti i piatti in carta ma ne vengono
proposti anche di diversi, sempre secondo la tradizione delle fraschette. I
vini si contano sulle dita di una mano, anche in questo caso come si sovviene
per un locale con tale indirizzo.
Per la scelta diamo via libera a
chi lavora ai tavoli e, trattandosi di una gestione familiare, non può che essere
anche parte della proprietà così come le altre persone che, in modo informale
ma gentile, si alternano fra i tavoli con fare talvolta da dopolavorista come
ad indicare che in famiglia tutti danno una mano.
Partiamo con il vino. Ci viene
consigliato uno spumante dolce imbottigliato ad Ariccia: siamo perplessi per il fatto
di pasteggiare con un vino dolce ma accettiamo. La scelta forse appare anche
azzeccata, visto che ben va ad equilibrare quei sapori forti che saranno
forniti dall’ottimo pecorino e da carni non certo magre. Un lambrusco fruttato
che tuttavia lascia un retrogusto amaro non molto piacevole. 5 euro il costo di
una bottiglia, ovvero il prezzo più alto fra i vini in carta, risultando gli
altri di mescita, il che è tutto dire e volge a favore del locale e della sua
tipicità.
Partiamo con gli antipasti ovvero con il tagliere indicato nella carta che da solo basterebbe a saziare lo stomaco di un intelligente commensale. Carne secca, affettati, porchetta, mozzarella, formaggi e verdure miste il tutto di ottima qualità da accompagnare con un gradevolissimo pane.
Quale antipasto caldo,
l’immancabile trippa ed altro coccio contenente fagioli e polpette. A dire il
vero il pensiero era andato ai fagioli con le cotiche ma quelle polpette non vi
assomigliavano; sicuramente un fraintendimento che ha rappresentato una delusione
non tanto per il gusto, quanto per le aspettative legate al desiderio di assaggiare la cotenna del maiale. In entrambi i piatti l’immancabile pecorino
romano e la mentuccia in quantità tale da non diventare predominante.
Per i primi ci lasciamo trascinare
facilmente sui ravioli della casa, con farcia di porchetta ingentilita dal
condimento di burro con pepe e, a mio avviso, pistacchi. Non presenti sulla
carta ma immancabili in una fraschetta, i rigatoni alla Pajata ovvero con un
sugo di pomodori pelati e l’intestino tenue di vitello da latte tagliato in
pezzi lunghi circa 20 cm ed annodati.
Per chiudere, ma a forza perché
le porzioni di antipasti e primi sono da trattoria, gli arrosticini di pecora
che sono serviti in numero di cinque a commensale.
A questo punto il dolce sembra
veramente troppo e vi rinunciamo.
Caffè (non eccezionale) e barricata sono invece obbligatori.
Il conto non presenta sorprese
negative e si dimostra oltremodo onesto.
In conclusione la Romanella, pur non essendo un locale
storico, si può a pieno titolo inserire fra le fraschette romane, con piatti
tipici e ben creati a prezzi degni di una trattoria che punta a valorizzare a
tutto tondo la tradizione della cucina povera della capitale. Si trova a Lido
di Ostia, in via delle Fiamme Gialle 63 sito internet http://www.fraschettalaromanella.com/