tanto di cappello

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lunedì 28 settembre 2015

La Romanella di Lido di Ostia

La fraschetta La Romanella di Lido di Ostia ti coglie di sorpresa e ti spiazza: da nessuna parte risultava esservi una trattoria  con tali caratteristiche in quel di Ostia! Si, ma quali sono le caratteristiche di una Fraschetta? Trattasi di una trattoria dove si possono consumare i piatti di gusto forte della tipica cucina romana; piatti poveri come si addice alle ricette della tradizione, ma ricchi del sapore della terra che genera i suoi prodotti. Solitamente si tratta di trattorie storiche, principalmente presenti sui colli romani e nella capitale; Ariccia rappresenta il fulcro delle Fraschette e molte delle ricette hanno genesi in tale luogo, ad iniziare dalla famosa Porchetta. Come dicevamo, Ostia non risultava ospitare una trattoria degna di tale lignaggio ed ecco perché esservi capitati casualmente ci ha spiazzato.
Il locale è spartano nella sala esterna mentre risulta ben curato nel corpo principale. Come d’obbligo, tovaglia e tovaglioli sono di carta e lo è anche il menù, un pieghevole dove padroneggia un simpatico maialino. Non molti i piatti in carta ma ne vengono proposti anche di diversi, sempre secondo la tradizione delle fraschette. I vini si contano sulle dita di una mano, anche in questo caso come si sovviene per un locale con tale indirizzo.
Per la scelta diamo via libera a chi lavora ai tavoli e, trattandosi di una gestione familiare, non può che essere anche parte della proprietà così come le altre persone che, in modo informale ma gentile, si alternano fra i tavoli con fare talvolta da dopolavorista come ad indicare che in famiglia tutti danno una mano.
Partiamo con il vino. Ci viene consigliato uno spumante dolce imbottigliato ad Ariccia: siamo perplessi per il fatto di pasteggiare con un vino dolce ma accettiamo. La scelta forse appare anche azzeccata, visto che ben va ad equilibrare quei sapori forti che saranno forniti dall’ottimo pecorino e da carni non certo magre. Un lambrusco fruttato che tuttavia lascia un retrogusto amaro non molto piacevole. 5 euro il costo di una bottiglia, ovvero il prezzo più alto fra i vini in carta, risultando gli altri di mescita, il che è tutto dire e volge a favore del locale e della sua tipicità.

Partiamo con gli antipasti ovvero con il tagliere indicato nella carta che da solo basterebbe a saziare lo stomaco di un intelligente commensale. Carne secca, affettati, porchetta, mozzarella, formaggi e verdure miste il tutto di ottima qualità da accompagnare con un gradevolissimo pane.

In coordinato al tagliere ci sono presentate delle bruschette con pomodoro e polpettine.

Quale antipasto caldo, l’immancabile trippa ed altro coccio contenente fagioli e polpette. A dire il vero il pensiero era andato ai fagioli con le cotiche ma quelle polpette non vi assomigliavano; sicuramente un fraintendimento che ha rappresentato una delusione non tanto per il gusto, quanto per le aspettative legate al desiderio di assaggiare la cotenna del maiale. In entrambi i piatti l’immancabile pecorino romano e la mentuccia in quantità tale da non diventare predominante.


Per i primi ci lasciamo trascinare facilmente sui ravioli della casa, con farcia di porchetta ingentilita dal condimento di burro con pepe e, a mio avviso, pistacchi. Non presenti sulla carta ma immancabili in una fraschetta, i rigatoni alla Pajata ovvero con un sugo di pomodori pelati e l’intestino tenue di vitello da latte tagliato in pezzi lunghi circa 20 cm ed annodati.

Per chiudere, ma a forza perché le porzioni di antipasti e primi sono da trattoria, gli arrosticini di pecora che sono serviti in numero di cinque a commensale.

A questo punto il dolce sembra veramente troppo e vi rinunciamo.
Caffè (non eccezionale) e barricata sono invece obbligatori.
Il conto non presenta sorprese negative e si dimostra oltremodo onesto.

In conclusione  la Romanella, pur non essendo un locale storico, si può a pieno titolo inserire fra le fraschette romane, con piatti tipici e ben creati a prezzi degni di una trattoria che punta a valorizzare a tutto tondo la tradizione della cucina povera della capitale. Si trova a Lido di Ostia, in via delle Fiamme Gialle 63 sito internet http://www.fraschettalaromanella.com/