tanto di cappello

tanto di cappello

sabato 18 novembre 2017

Guida Michelin 2018 - nell'immobilismo della Toscana, fanno notizia Cracco e Sadler che perdono la seconda stella

Dopo l'italiana guida de L'Espresso, ecco l'internazionale Michelin, "la rossa" come viene comunemente chiamata dagli addetti ai lavori. Presentata due giorni fa a Parma, presso il Teatro Regio, come sempre ha tenuto con il fiato sospeso chef, patron ed appassionati. Poco era trapelato, niente di specifico, ma sono state confermate le voci che volevano almeno un nuovo tre stelle; nella rosa dei papabili, vi erano i vari Antonio Guida, Alfonso Iaccarino, Norbert Niederkofler del St Hubertus di San Cassiano, in Alta Badia , ed è proprio quest'ultimo ad aggiudicarsi la terza stella, nono ristorante italiano a fregiarsene.
L'Italia si conferma il secondo Paese più stellato al mondo, dopo ovviamente la Francia.
Come abbiamo anticipato, fanno tuttavia più notizia le stelle perse dai mediatici Carlo Cracco e Claudio Sadler che quindi scendono da due ad una. E' evidente che hanno pagato il tempo passato dietro le telecamere, in un marketing milionario che tuttavia rende onore più al portafoglio che alla cucina.
Da seguire Alessio Longhini, classe 1988, allievo proprio del neo tristellato Niederkofler, nominato Giovane Chef 2018 e premiato con una stella al ristorante Stube di Asiago. 
In Toscana invece poche le novità,  con la nuova stella  al ristorante del Relais & Chateaux Borgo San Felice, dello chef Antonio Borraccino. già al Pellicano di Porto Ercole.  Perdono una stella i ristoranti Lunazia di Viareggio e L'Acquacotta dell'Hotel Terme di Saturnia, che paga la mancata consulenza da parte dei Cerea.  Ancora assente Prato, dove siamo rimasti fermi alla ormai lontana stella del Pirana e a quella lampo, nell'acquisizione e chiusura, del Tre Lune di Calenzano. A Firenze nessuna novità, a differenza de L'Espresso che invece aveva dato nuovi riconoscimenti a giovani chef.
Di seguito l'elenco delle stelle toscane.


domenica 5 novembre 2017

Minestra di fagioli aulettese (di Auletta - Salerno) -

 Ingredienti:
- fagioli piattellini
- pasta mista
- polpa di pomodoro
- aglio, peperoncino, sale
- olio piccante

Oggi una minestra invernale tipica dell'entroterra salernitano, a base di fagioli e pasta, con la particolarità dell'aggiunta di un olio soffritto con peperoncino piccante.
Come sempre infatti, elementi semplici per una cucina tradizionale.
I fagioli secchi vanno messi a bagno per almeno una notte e poi cotti in coccio con acqua abbondante.
In una pentola, porre olio extravergine ed uno spicchio di aglio; abbronzato l'aglio, poniamo in cottura circa 150 gr di polpa di pomodoro e lasciamo cuocere  finchè la polpa non sarà ritirata a crema. Calare adesso i fagioli già cotti, con la loro acqua; quando il tutto arriva a bollitura, buttiamo la pasta e lasciamo cuocere come fosse un risotto, eventualmente aggiungendo ancora acqua di cottura dei fagioli. Quando la pasta risulta cotta e cremosa, spengere il fuoco e attendere alcuni minuti prima di servire.

Si impiatta con l'aggiunta dell'olio piccante, precedentemente soffritto con il peperoncino.





Piatto semplice e di sicuro gradimento. Buon appetito!