tanto di cappello

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giovedì 2 giugno 2016

Tapas di melanzane e caciocavallo - eggplant tapas - tapas de berenjena - 茄子小吃,

Si avvicina l'estate e fra i prodotti tipici di questa stagione vi è la melanzana; l'estate inoltre non può non essere abbinata all'idea di ferie, di mare e di aperitivi da gustare con quelle mini porzioni di cibo che ormai hanno preso il nome di Tapas, dalla nazione di origine. Anche se le tapas hanno origine nelle taverne, il più noto rappresentante di questo tipo di cucina non può che essere considerato lo chef spagnolo Sergi Arola  http://www.sergiarola.es/  pluristellato dalla Michelin e che oltre al suo ristorante di Madrid, gestisce altri sei ristoranti in alberghi lussuosi a giro per il mondo. La nostra ricetta non rientra fra quelle tradizionali spagnole, ma vuole essere un incontro fra la melanzana alla parmigiana con varianti calabresi, avendo come ingrediente il caciocavallo tipico della Sila; occorre specificare inoltre, che contrariamente al nome, le melanzane alla parmigiana sembrano essere più tipiche delle regioni del sud che emiliane.
Per rendere più semplice, veloce, gustoso e diremo anche con ottime caratteristiche nutrizionali, abbiamo scelto di non friggere la melanzana, eliminando quindi parte del sapore ma in favore di una maggiore digeribilità con eliminazione di quegli odori derivanti dalla frittura, che inevitabilmente invadono la cucina.
Questi i pochi ingredienti:
- melanzane del tipo lungo;
- pomarola;
- caciocavallo;
- grana od altro formaggio a piacere.
- olio, sale panegrattato e origano.
La procedura è semplice ed abbastanza veloce.
Affettiamo per la larghezza la melanzana, in modo da formare dei dischi che metteremo disposti in un colapasta con spolverato del sale, in maniera tale che la melanzana tiri fuori il suo liquido amarognolo. .
Asciugate le melanzane, le grigliamo leggermente e poi si pongono in una pirofila formando dei mini cilindri alternando un disco di melanzana ad una piccola fetta di caciocavallo per un massimo di tre dischi; aggiungiamo la pomarola ed un pizzico di origano e di pangrattato, con un giro d'olio. Non resta adesso altro da fare che infornare a 200 gradi e lasciare cuocere per una decina di minuti coperti da un foglio di alluminio e cinque senza niente. Adesso possiamo servire ogni piccola porzione: il piatto è pronto!
Come sempre, le varianti sono innumerevoli e mi viene in mente principalmente un "insaporimento" fatto a base di capperi, acciughe e pecorino. Non resta altro da dire che.... buon appetito.