tanto di cappello

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venerdì 15 novembre 2019

Olive schiacciate


L'olivo non è solo pianta a scopo alimentare, ma spesso anche ornamentale, presente nei giardini di villette in numero ridotto e tale da non consentire una raccolta utile per il frantoio. Ecco quindi una soluzione per chi ha magari un solo olivo davanti a casa, come il sottoscritto; un modo per utilizzare il frutto della pianta in maniera tale da poterlo impiegare per accompagnare un aperitivo, condire una pasta, aggiungere ad un'insalata e tutto quello che vi può venire in mente; stiamo parlando dell'oliva schiacciata.


Raccolta e lavorazione sono semplici ed alla portata di tutti, senza la necessità di dotarsi di reti o "frullini". Considerando che se trattate bene le olive schiacciate durano a lungo, ovvero da una stagione all'altra, più vasetti facciamo e meglio è.



La raccolta ovviamente è a mano, magari aiutandoci con un cesto se sulla scala od un ombrello se da terra; le olive quelle che avete, non si scartano certo le nere, magari quelle che presentano un forellino, sintomo della presenza della "mosca".




Una volta lavate, su un tagliere con il batticarne apriamole dolcemente in maniera tale da non frantumare il nocciolo che poi toglieremo.

Una volta snocciolate, le olive sono poste in contenitori e coperte di acqua salata che viene cambiata almeno una volta al giorno per circa una settimana o comunque, fino a quando le olive non perdono l'amaro. Poi si asciugano. Una prima eliminazione dell'acqua l'ho fatta mediante la centrifuga per l'insalata, poi stendiamole su un panno asciutto e pulito.

E' adesso il momento di sistemarle nei vasetti prima ben sterilizzati e asciugati. Occorre comprimerle il più possibile e poi coprirle pian piano con l'olio, magari piegandole leggermente sui quattro lati in maniera tale da liberare le piccole bolle d'aria che inevitabilmente saranno rimaste. Se ne abbiamo, meglio sarebbe porre a contrasto con il tappo ermetico, uno spessore di plastica utilizzato fino a qualche anno fa nei barattoli di sottolio industriali, per essere sicuri che il nostro prodotto resti totalmente coperto dall'olio.

Per il condimento, andiamo a piacere nella tipologia e quantità; non mancheranno l'aglio, il sale ed il peperoncino, poi fate voi, io ho messo del buon origano calabrese.





A questo punto il nostro lavoro è finito e dopo qualche giorno possiamo iniziare a godere dello sfizioso prodotto, semplice, a costo quasi zero ed alla portata di tutti. I barattoli destinati ad un consumo più a lungo termine, vanno posti in luogo buio e fresco.
Occorre, per ogni lavorazione dedicata alla conservazione casalinga, tenere conto sempre delle linee guida.
Allora buon appetito, magari con un buon grana o con scaglie di pecorino.